Il Design fa 90 / Ninetiestastic design
martedì, 08 aprile 2014
L’ABC del design italiano del ‘900 attraverso i suoi protagonisti
A cura di Anty Pansera
Apertura 8 – 18 aprile 2013
Orari 10:30 – 13 /15:30 – 19:30
Durante il Salone del Mobile orario continuato 10:30 – 21:30
Ingresso libero
In occasione dell’edizione 2014 del Salone Internazionale del Mobile – importante vetrina del design italiano anche verso EXPO – FRAGILE presenta la prima fase di un percorso espositivo non scontato alla scoperta di 90 nomi di riferimento del design del ‘900, attraverso una selezione di preziosi oggetti - molti dei quali pezzi unici – firmati, prodotti e pubblicati da progettisti, aziende e testate che hanno fatto grande il made in Italy. La mostra, curata da Anty Pansera, è patrocinata dal Comune di Milano ed è aperta al pubblico - con ingresso libero – dall’8 al 18 aprile 2014.
Sono mobili e complementi d’arredo, lampade soprattutto, con cui si sono cimentati “tutti”, potremmo dire, i protagonisti della storia di queste tipologie nel secolo breve appena concluso (alcuni di loro anche con bijoux e gioielli): e spesso c’è stato l’imbarazzo della scelta, nella ricca, articolata, raffinata “campionatura” che FRAGILE, nel corso degli anni ha individuato, selezionato e proposto.
Anty Pansera, curatrice della mostra, ci riporta a quel proverbio, “La paura fa novanta”, figurato e ironico, che sottolinea come sotto lo stimolo di questo sentimento si fanno cose che sembrerebbero impensabili in condizioni normali: e qui a lanciare una sfida in nome della creatività e della progettualità. “Giocando”, dunque, soprattutto con quei “sogni” avverati che testimoniano l’affermazione della nostra progettualità e creatività, e con quella combinazione di carte alle quali vengono attribuiti i numeri dall'uno al novanta ricavati dalla Cabala o da La Smorfia. E il 90 è proprio quello riferito alla paura: che abbiamo fatto al mondo internazionale del prodotto e che…vogliamo continuare a fare!
Così, in un rimando incrociato di nomi di aziende, designer e testate si può spaziare da Aulenti e Artemide fino a Zanuso e Zanotta, passando da BBPR a Bracciodiferro, da Gardella a Gavina, da Frattini a Fontana Arte… a testimoniare ancora una volta la ricchezza della progettazione italiana attraverso i protagonisti di un’epoca di grande fervore creativo.
Lampade, imbottiti, librerie, sedute e tavoli, ma anche gioielli e ceramica offriranno ai visitatori italiani e stranieri una raccolta di arredi e preziosi oggetti di design, da divulgare anche al di fuori della ristretta cerchia del collezionismo.
Esposte diverse chicche e personaggi da riscoprire: tra gli altri un doveroso omaggio a Corrado Aroldi, da poco scomparso, che con il fratello Danilo ha operato dagli inizi del decennio Sessanta, architetti e designer sempre attenti all’economicità del prodotto, all’uso attento delle tecnologie e dei materiali per la miglior messa in forma. Un’occasione per ricordare anche figure oggi trascurate come Carlo DeCarli, architetto, dal secondo dopoguerra impegnato nella promozione del mobile italiano e nella trasformazione del settore, ricordato qui con la seduta mod. 634 (Cassina, 1954). Anche la ceramica partecipa, ovviamente, a questa breve storia: ed ecco il Servizio da the in terraglia bianca formata a colaggio, smaltato e decorato con ossidi, dalla geometrica, “moderna” forma e particolari grafie, firmata e prodotta a Vietri da Ernestine, affascinante figura di designer e imprenditrice giunta in Italia nei primi anni ’50. E, a chiudere il nostro percorso alfabetico di eccellenze insieme a Zanuso, il celebre Aurelio Zanotta che ha fondato in quegli anni un’azienda del mobile e del complemento che si è subito qualificata per la chiamata di progettisti. Tra i primi i fratelli Castiglioni: ed ecco qui la seduta Primate (1970), un archetipo, potremmo dire, la cui forma scaturisce dall’osservazione di un modo di sedere orientale, e che permette di tenere a lungo il busto eretto senza un appoggio.
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